(Don’t) you speak mandarino?
Sono quasi 900 milioni i madrelingua cinesi. Un dato sbalorditivo (ma non sorprendente) che pone tale idioma in cima alla classifica delle lingue più parlate al mondo. Gli sforzi richiesti per il suo apprendimento sono davvero consistenti, specialmente se a volere imparare la lingua è un italiano o un qualsiasi altro occidentale.
Va precisato che gli ostacoli sono riferibili sia alla scrittura cinese che al parlato. Si tratta di una lingua che non fa sconti, sia che si tratti del cinese semplificato che di quello standard.
Vista la continua crescita economica dell’Impero del Sol Levante, conviene chiedersi cosa accadrà sullo scacchiere internazionale e capire quali sono le caratteristiche del cinese semplificato e in cosa si differenzia dalle altre varianti. O meglio, sarà il cinese la nuova lingua degli affari, in particolare dell’interpretariato di trattativa? Sarà la lingua destinata a destituire lo strapotere di inglese e spagnolo?
Cinese tradizionale e mandarino standard: una lingua complicata
Cerchiamo di capire, per sommi capi, quali caratteristiche rendono lo studio del cinese tanto complesso.
Innanzitutto va chiarito che quando si parla di cinese moderno si parla di cinese mandarino standard, la lingua che — a partire dal XX secolo — viene assunta come lingua ufficiale della Repubblica Popolare Cinese e Taiwan, riconosciuta pure in Malesia e Singapore.
Tornando al punto della questione: perché il cinese appare così difficile?
In primis perché è una lingua tonale: il modo di pronunciare la parola ne cambia il significato, anche se composizione e suono delle lettere rimangono uguali.
Un possibile esempio è il termine “ma” che – a seconda dei 4 toni previsti dalla lingua – può assumere il significato di: madre, cavallo, indolenzito e sgridare.
Per quanto riguarda la scrittura cinese, le cose risultano parimenti elaborate. Infatti, come noto, il cinese non ha lettere ma ideogrammi (ben 47.000) catalogabili e variati grazie alla combinazione di 214 radicali.
Un paio di nozioni utili: per raggiungere la soglia minima di conversazione occorre conoscere almeno 2000 ideogrammi. Un bambino cinese di 9 anni arriva a memorizzarne – mediamente – circa 3000.
Nel 1956 il leader del Partito Comunista Cinese e Presidente della Repubblica Mao Zedong decide di dare slancio all’alfabetizzazione del paese semplificando il sistema di scrittura.
Si passa, insomma, dal cosiddetto cinese tradizionale a quello semplificato e, di conseguenza, nasce la figura del traduttore di cinese semplificato.
Un cambiamento che ha evidente ragione d’essere.
Cinese semplificato: di cosa si tratta
La riforma linguistica viene accolta con favore dalla maggior parte della popolazione, che comincia a scrivere e a leggere in maniera più rapida. A risentirne è “l’artisticità” del segno e non certo l’apprendimento. A differenza dei caratteri cinesi tradizionali, quelli semplificati presentano meno tratti e risultano facili da memorizzare, almeno rispetto al passato.
Ma sorgono delle differenziazioni geografiche.
Il cinese semplificato è adottato dai paesi della Cina continentale, da Singapore e Malesia mentre quello tradizionale permane a Taiwan, Macao , Hong Kong e presso le principali comunità cinesi presenti all’estero.
In generale i caratteri cinesi tradizionali, che derivano dal cinese classico, continuano ad essere utilizzati da chi cerca di mantenere forte la propria identità culturale e nazionale.
Traduttore cinese semplificato: perché rivolgersi a professionisti del settore
La realtà dei fatti si mostra ancora più ardua.
Se è vero che quasi tutti i corsi universitari impiegano la scrittura a caratteri cinesi semplificati, esistono ancora molti testi in doppia versione.
Chi necessita di una buona traduzione, che sia per motivi burocratici, di lavoro o anche solo culturali, non può affidarsi a semplici amatori della lingua: potrebbero non avere la necessaria istruzione e competenza. Diventa quindi necessario affidarsi ad un traduttore cinese professionale e alle sue competenze linguistiche.
Nemmeno i software di traduzione automatica, a differenza dei servizi professionali di traduzioni di software, possono essere considerati una valida alternativa. Rappresentano un ottimo strumento di supporto, ma non sono in grado di gestire la varietà del sistema linguistico cinese.
Per ottenere risultati professionali è opportuo rivolgersi ad agenzie specializzate come Global Voices, dove entrare in contatto con figure qualificate senza problemi.
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