In una realtà sempre più globalizzata in cui il mondo è a portata di mano con un semplice smartphone, incomprensioni di natura linguistica non sono più ammissibili. In uno scenario tanto complesso emerge come personaggio chiave per la buona riuscita di un’attività imprenditoriale, la figura professionale del traduttore commerciale. Va da sé che l’azienda che desidera intrattenere rapporti con società affini di altre nazioni deve avvalersi di personale qualificato, che non abbia soltanto padronanza della lingua, ma anche ottime capacità relazionali e una conoscenza approfondita del panorama economico entro il quale intercorrono le diverse mosse della propria trattativa.
Una comunicazione efficiente, in particolar modo tramite canali istituzionali, non può essere compromessa da una scarsa conoscenza dei formalismi e degli standard in uso nella comunità internazionale: ne sono un esempio le comunicazioni che avvengono sempre più frequentemente nella forma di e-mail formali ma anche le comuni lettere commerciali in inglese che prevedono l’adozione di stilemi ben definiti.
Lettere commerciali: paese che vai, usanza che trovi
È chiaro che a culture differenti corrispondono consuetudini imprenditoriali diverse e che la conoscenza di queste peculiarità è determinante per la buona riuscita di qualunque progetto. L’approccio che si deve adottare con una compagnia statunitense è diverso da quello consigliabile con una impresa giapponese, cinese, australiana e così via. È altresì necessario essere informati sulle condizioni politiche ed economiche del paese dell’azienda con la quale è nostra intenzione entrare in contatto, poiché ciò che per noi può essere scontato in termini legali, in un altro luogo può essere del tutto assente. La scrittura e traduzione di lettere formali o di lettere commerciali in inglese o in qualsiasi altra lingua non può prescindere da queste conoscenze.
La lettera formale
Alla luce di quanto detto finora è necessario tenere in considerazione le capacità in ambito relazionale. Chiunque crede di essere in grado di compilare una lettera formale efficace, ma è davvero così? La scrittura a fini imprenditoriali richiede ottima capacità di sintesi, abilità logiche e un frasario commerciale specifico e adeguato – tutto questo, chiaramente, in relazione al paese con cui avviene il dialogo. La prima impressione davanti a una semplice lettera di presentazione redatta con cognizione di causa rispetto a una traduzione approssimativa è nella quasi totalità dei casi lo spartiacque tra l’inizio di un proficuo rapporto per ambo le parti o la sua cessazione sul nascere.
Comunicazione 2.0
Gli stessi principi di serietà e rigore che si applicano alla corrispondenza commerciale scritta non possono venir meno nella trattativa mediante canali digitali. La scrittura di una e-mail formale può essere più insidiosa di una lettera colloquiale. In questo caso infatti entra in gioco la tempestività. Se il traduttore letterario infatti può contare su ampi margini di tempo per portare a termine il proprio lavoro, altrettanto non può dirsi per chi effettua una traduzione commerciale, dove i tempi sono ristretti al minimo e la puntualità è sinonimo di serietà e credibilità.
A chi rivolgersi
Un dialogo commerciale su vasta scala necessita traduzioni quanto più fedeli e persuasive possibile. L’azienda che desidera intraprendere un percorso internazionale può effettuare due scelte altrettanto valide: assumere uno o più traduttori in forma diretta, rivolgersi a un’agenzia di traduzione. L’agenzia presenta molteplici vantaggi: possibilità di affidare a traduttori diversi incarichi mirati sulle rispettive capacità, costi contenuti. Sul lato opposto, un traduttore inserito nel tessuto aziendale maturerà certamente un maggiore know-how nei confronti dell’azienda interlocutrice, di conseguenza la sua comunicazione potrebbe risultare più mirata ed efficace.
Come tradurre una lettera commerciale
È sempre più sovente nella traduzione commerciale adottare la tecnica chiamata inverted pyramid anche conosciuta come piramide inversa. Come si può facilmente intuire, questa modalità tende a posizionare gli obiettivi che vorremmo raggiungere all’inizio del messaggio nella forma più succinta possibile, per poi illustrare ciascuno di essi con dovizia di particolari, traducendo il corpo della lettera vero e proprio. Naturalmente questa procedura è soltanto uno dei diversi approcci che si possono adottare, che vanno sempre scelti in base alle caratteristiche tecniche del proprio business e ai tratti identificativi della propria clientela.
Scrivere una lettera in inglese
L’inglese è oggi da considerarsi a livello mondiale ciò che il latino è stato per l’Europa fino alla fine dell’Ottocento: una lingua franca più o meno parlata da tutti. Che tutti la parlino, tuttavia, non significa che si possa assumere con chiunque il medesimo tipo di strategia. Il linguaggio e la forma delle nostre lettere commerciali in inglese devono sempre venire calibrati sulle specifiche della propria controparte. Buon senso, sintesi e una forma impeccabile sono naturalmente auspicabili. Altrettanto necessaria è un’esaustiva conoscenza di formule di rito e una terminologia specifica inerente i servizi o i prodotti offerti dalla nostra azienda.