Chi è e cosa fa un traduttore professionale
La parola “tradurre” viene dal termine latino trādūcĕre, composto da trans e ducĕre cioè “portare oltre”.
Si può condurre qualcuno o qualcosa da un posto all’altro – in senso anche figurato – e soprattutto volgere un testo in una lingua diversa dall’originale.
Ad occuparsi di tale operazione è il traduttore.
Non stiamo parlando di una semplice persona particolarmente capace nelle lingue, un amatore dotato di intuito, ma di una figura esperta, istruita e formata al mestiere. Perché come diceva il famoso studioso inglese Anthony Burgess: “la traduzione non è solo questione di parole. Il punto è rendere comprensibile un’intera cultura“.
Insomma, quando si legge uno scritto tradotto, occorre essere consapevoli della grande mole di lavoro richiesta e capire le difficoltà incontrate da chi traduce per arrivare al prodotto finale.
Il traduttore professionista – infatti – non si limita a tradurre lemmi in maniera letterale. Il suo principale obiettivo è quello di trasmettere un messaggio senza alterarne i contenuti e per farlo deve contare su una serie di abilità obbligatorie.
Oltre ad una conoscenza approfondita della cosiddetta “coppia linguistica” (quella che in gergo definisce le due lingue coinvolte nel processo di traduzione) diventa interprete, insegnante e revisore. Una personalità multitasking e pluri-qualificata, che sa bene quali armi scendere in campo.
I mille volti di un traduttore
Come dicevamo, il traduttore professionale agisce sul testo in diversi modi e operando in diversi ambiti di traduzione tecnica. Ma quali sono le sue principali responsabilità? È vero che tradurre è un po’ come tradire o si tratta solo di un detto immotivato?
Bisogna capire come sia possibile evitare tale fraintendimento seguendo, step by step, le azioni svolte da chi si occupa di tradurre un testo.
Un buon traduttore, prima di consegnare il lavoro, deve:
- Condurre ricerche specifiche sull’argomento trattato
- localizzare i contenuti da una cultura all’altra, ovvero adattarli al contesto socio-culturale relativo alla lingua di destinazione
- effettuare studi terminologici mediante l’uso di strumenti utili come glossari, lessici, dizionari e database
- revisionare e correggere quanto tradotto (anche sul piano ortografico e grammaticale)
Ultima nota. Spesso il traduttore – specialmente di traduzioni tecniche o scientifiche – può decidere di aiutarsi con programmi di traduzione assistita (CAT tool).
Traduttore professionale inglese: una figura sempre più richiesta
L’inglese non ha il primato dell’idioma più parlato del mondo. Si attesta “solo” al terzo posto della classifica preceduto da cinese e spagnolo.
Ma rappresenta sicuramente la lingua del business internazionale, della scienza, della tecnologia e dell’informazione.
Se si vuole tradurre un documento per l’estero o il focus è di ampliare il mercato della propria azienda, risulta fondamentale fare appello ad un traduttore italiano inglese professionale e, meglio ancora, madrelingua.
La maggior parte della popolazione ha studiato la lingua della regina, ma attenzione all’improvvisazione.
Il rischio da non sottovalutare?
Quello di tradurre lasciandosi andare all’istinto con il risultato di un testo: poco chiaro, ricco di imperfezioni o – peggio – di veri e propri errori madornali.
Perché affidarsi ad un’agenzia di traduzione specializzata
Trovare un traduttore professionale online non è un un compito banale.
Soprattutto se si sta cercando senza conoscenze nel settore. Ecco perché conviene rivolgersi ad agenzie di servizi linguistici come Global Voices.
Fondata nel 2004 – per andare incontro alle esigenze di privati e imprese – oggi conta filiali sparse in tutto il mondo e una fitta rete di traduttori, interpreti ed esperti del campo.
Circa 9.500 traduttori e interpreti professionisti disponibili in oltre 150 lingue.
Per maggiori informazioni e preventivi, compila l’apposito form del sito e verrai ricontattato tempestivamente.