Vendere all’estero online si sta rivelando un’occasione sempre più ghiotta da cogliere per moltissime imprese. Chi decide di internazionalizzare il proprio business lo fa non solo a livello locale, ma anche in rete. È sempre più in voga, infatti, aprire veri e propri e-commerce all’estero con l’intenzione di vendere nei mercati stranieri. Quali sono le normative da rispettare e quali, invece, le strategie e i consigli per vendere all’estero online?
Vendere all’estero online: le normative da rispettare
Vendere all’estero online non significa rispettare meno regole rispetto a quelle previste per chi vende fisicamente. L’Unione Europea fissa una serie di norme da seguire nell’ambito del mercato B2C (business to consumer, cioè rivolto a vendere direttamente al consumatore finale). Per quel che riguarda i Paesi esterni all’Unione Europea, è necessario prestare attenzione e affidarsi a legali e commercialisti ferrati nelle norme del Paese di riferimento. Infatti, ignorantia legis non excusat: non conoscere il diritto e le regole di un Paese non è un alibi e il rischio di incorrere in sanzioni amministrative è concreto. Esistono tuttavia alcune regole valide più o meno in tutto il mondo.
Ogni e-commerce che intenda vendere online all’estero deve rispettare in primis i suoi utenti, la loro privacy e – ovviamente – il loro denaro. Ecco alcune regole:
- Inserire in calce al proprio sito e-commerce i dati aziendali, come sede legale, partita IVA, numeri di telefono e altri recapiti di contatto.
- Inserire in calce al proprio e-commerce, o comunque in un luogo ben accessibile come il menù principale del sito, la pagina dei termini d’uso e delle condizioni generali. Qui saranno elencati, di fatto, il contratto che intercorre tra chi vende e chi compra, diritti e doveri delle parti, le modalità di pagamento disponibili, le modalità attraverso cui esercitare il diritto di recesso, la garanzia legale di conformità, le modalità di consegna e spedizione, la legge applicabile e il foro competente in caso di controversie.
- Inserire, chiaramente visibile, anche la pagina dedicata alla Privacy, nel rispetto della normativa in vigore.
- Segnare in maniera comprensibile i prezzi, le tasse e il costo della spedizione (se nel Paese o all’estero), senza dimenticare l’eventualità di dazi doganali (sopra che cifra, da quale Paese).
- L’intera comunicazione del sito e-commerce è improntata alla maggiore chiarezza per il consumatore e questo è un diritto che, generalmente, è applicabile in tutto il mondo.
Vendere in Europa: la GDPR
Il 25 maggio 2018, data in cui questo regolamento è stato promulgato ed è diventato finalmente operativo, il mondo del web ha tremato. Con il regolamento n. 2016/679 (Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati), infatti, l’Unione Europea ha introdotto alcuni temi basilari in materia di trattamento dei dati personali e della privacy. In particolare:
- Il diritto all’oblio: chiunque utilizzi il sito ha il diritto di richiedere che i propri dati personali siano cancellati.
- Il diritto alla portabilità, che consente di sapere dove e da chi sono trattati i propri dati personali e se sono oggetto di trattamenti automatizzati.
- Il diritto di opposizione al trattamento, che prevede proprio la possibilità di escludere i propri dati personali da certi usi.
- Addio al tacito consenso. Il GDPR parla chiaro in merito: ogni richiesta all’utente deve essere formulata in modo chiaro, semplice e il consenso deve essere sempre esplicito. Anche per iscriversi alla newsletter, all’utente è richiesto di accettare i termini e le condizioni del sito e la casellina non deve essere mai pre-spuntata.
Strategie e consigli per vendere all’estero online
Prima di intraprendere la strada delle vendite online in un mercato estero, è bene informarsi con scrupolo non solo sulla legislazione del Paese in cui si vuole fare business, ma anche sulla cultura, le abitudini di acquisto e l’esistenza di partner locali disposti a collaborare.
Conoscere il mercato dove si intende vendere online
Vendere all’estero non è diverso da internazionalizzare l’impresa. Bisogna conoscere attentamente il mercato in cui si va a vendere. Per evitare gaffe o, peggio, vere e propri illeciti. Come vendere online senza incorrere in rischi?
- Studiare il mercato locale anche da un punto di vista culturale.
- Studiare dati e fare un audit su siti concorrenti per analizzare lo scenario di impresa.
- Anche se il business è online, non ci si può esimere da stringere partnership locali. Consulenti e partner locali possono rappresentare un’importante chiave di volta.
- Conoscere lingua, usi e costumi del Paese in cui si vende.
Localizzazione linguistica
Aprire e-commerce all’estero senza un’adeguata localizzazione linguistica è un’impresa folle. Gli utenti che comprano online cercano principalmente due cose: autorevolezza e affidabilità. Valori che passano attraverso una corretta traduzione in lingua del sito. Global Voices ha le competenze necessarie per aiutare la tua impresa a entrare con successo nei mercati esteri. La nostra consulenza ti può aiutare a raggiungere un pubblico più vasto.
Come vendere all’estero su internet
Ci sono diverse opzioni per vendere all’estero su internet, dall’apertura di un e-commerce proprietario alla scelta di un marketplace che possa ospitare i propri prodotti.
Cross border e-commerce
Il cross border e-commerce riguarda lo scambio commerciale che avviene tra un privato e un’azienda (B2C) a livello transnazionale. Negli ultimissimi anni, questo tipo di impresa ha registrato un notevole incremento, sia in termini di numero di attività che per volume di fatturato. I consigli finora descritti valgono anche per questo tipo di attività, con l’eccezione della Cina, che ha recentemente introdotto delle modifiche alla sua normativa sul commercio, anche per quanto riguarda l’e-commerce transfrontaliero. Nello specifico, queste riguardano:
- La Positive list, la lista di beni vendibili in Cina da parte di imprese estere, recentemente ampliata con ulteriori prodotti.
- Il volume massimo di transazioni pro capite, che la Cina ha aumentato nel 2019.
- Le regole che si applicano per il commercio online: ora valgono le stesse del commercio tradizionale. Anche per questo motivo, è ora obbligatorio identificare un soggetto di diritto cinese se si vuole commerciare con la Cina online.
Aprire un e commerce all’estero
Quindi, come vendere online all’estero? Una delle opzioni è quella di aprire un e-commerce proprietario e vendere all’estero. Per farlo, l’investimento è destinato a crescere. Oltre alla parte legale e di logistica, sarà necessario impiantare un sistema di gestione dell’e-commerce, meglio se su server del Paese dove andremo a vendere o su server internazionale senza blocchi specifici. Il setup, la programmazione e la gestione sono sicuramente costi da considerare.
Marketplace e siti per vendere all’estero
Se non si vuole partire subito con un e-commerce proprietario, esistono numerosi marketplace e siti per vendere all’estero. I più famosi sono sicuramente Amazon, AliExpress, eBay, che vendono di tutto e a livello globale. Zalando, Spartoo e Asos sono focalizzati in abbigliamento, scarpe e accessori, ePrice e il francese Fnac sulla tecnologia e gli elettrodomestici. Esistono anche piattaforme specifiche per ogni paese: per esempio, se vuoi vendere in Germania, su Otto – il secondo marketplace dopo Amazon – puoi fare grandi affari.
App per vendere all’estero
Se vuoi vendere online, ma la tua attività è ancora troppo piccola, puoi iniziare con alcune app. Oltre a eBay, puoi vendere qualsiasi cosa su Shpock. L’app funziona con un sistema di geolocalizzazione e il suo uso è semplice e intuitivo. Esistono poi due specifiche app per vendere all’estero vestiti, accessori o piccoli oggetti. Depop nasce con un’inclinazione per il vintage, ma oggi racchiude accessori, scarpe e vestiti di qualsiasi tipo e da tutto il mondo. Vestiaire Collective, invece, è specializzato in brand di fascia alta, con tanto di certificazione a prova di truffa. Se rivendi vintage di lusso, è l’app da provare.
Esistono dunque diversi modi per approcciarsi alla vendita online all’estero. Per ottimizzare le opportunità di successo è indispensabile prepararsi sul mercato di riferimento, conoscere le sue regole e sapersi mettere in gioco.